martedì 11 novembre 2014

CARDO MARIANO, il salva fegato

Oggi parliamo di: CARDO MARIANO


Il Cardo Mariano (Silybum marianum=Cardus marianum) è una pianta erbacea selvatica, diffusa in tutta l'area mediterranea. La pianta è costituita dai frutti (acheni), lunghi circa 1 cm, di colore nero brillante con chiazzature gialle.
Il Cardo mariano è noto sin da tempi remoti per i suoi usi alimentari e le numerose virtù benefiche. In particolare è stato ed è tuttora impiegato nella cura dei disturbi di origine epatica.


Cardo mariano
Esercita un'azione epatopotrettiva nei confronti di numerosi agenti tossici (come alcol, alcuni farmaci e i principi velenosi del fungo Amanita phalloides)
Stimola la rigenerazione degli epatociti (le cellule del fegato)
Viene talvolta consigliato durante l'allattamento per le sue proprietà galattogene
Rinforza le pareti dei capillari
Agisce come antiossidante controllando il danno causato dai radicali liberi.

Le proprietà terapeutiche del cardo mariano derivano dalla silimarina, una miscela di flavolignani (silibina, isosilibilina, diidrossisilibilina, silidianinina e silicristina) assente nelle foglie e concentrata nello strato proteico esterno del frutto. Contiene inoltre steroli, flavonoidi, proteine ed oli vegetali, come gli acidi oleico, linolenico e palmitico, che possono comunque essere separati dagli altri componenti dell'estratto.
La tintura madre, preparata a partire dai frutti, è utilizzata nella medicina omeopatica, le cui applicazioni cliniche rispecchiano esattamente quelle dettate dalle esperienze popolari e dalla scienza fitoterapica.
Il cardo mariano viene commercializzato sotto forma di estratto secco, generalmente contenuto in capsule

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