martedì 18 novembre 2014

INFLUENZA? COME SI PREVIENE NATURALMENTE


L’Echinacea

L’echinacea è una pianta nativa dell’America. Il suo nome è “Echinacea Purpurea”. È un rimedio naturale molto usato in tutto il mondo per le sue proprietà antibiotiche e antivirali naturali. Viene spesso usato e prescritto proprio per la profilassi dei raffreddori e dell’influenza per la sua capacità di stimolare il sistema immunitario. Non è tossica e si può assumere sia per prevenire, che per curare le infezioni già in corso.

Consiglio, per la prevenzione dell’influenza, di assumere un integratore di echinacea di ottima provenienza (è importante stabilire la provenienza delle piante) , insieme a vitamina C naturale, non sintetica (la vitamina c sintetica non viene per niente assorbita dalle membrane cellulari): abbinando echinacea e vitamina c l ’influenza diventerà solo un ricordo.





Vitamina C contro il raffreddore

La vitamina C è un cofattore enzimatico di idrossilazione e consente la formazione del collageno, dell'adrenalina e di composti aromatici nel fegato. La vitamina C è un potente antiossidante che interviene nella difesa cellulare dai radicali liberi, favorisce la riduzione dell'acido folico nonché la conversione del ferro ferroso (Fe++) a ferro ferrico (Fe+++). Ma non è finita...
Da circa 50 anni la comunità scientifica si spacca in due nel valutare l'utilità clinica che riveste la vitamina C nella cura e nella prevenzione del raffreddore comune. Riassumendo brevemente le scoperte più significative è possibile definire che:

la vitamina C è una molecola essenziale all'omeostasi dei leucociti, pertanto, una sua carenza inciderebbe significativamente sulle difese immunitarie, che risulterebbero meno stimolate e meno attive. Inoltre, da alcuni trials è emerso che le somministrazioni farmacologiche di vitamina C possono COMBATTERE i sintomi del raffreddore (L. Pauling 1970) ed anche PREVENIRNE l'insorgenza (H. Hemilia 1994-1995-1997). Attraverso la somministrazione  è possibile ridurre i sintomi del raffreddore comune del 23%, e prevenirne l'insorgenza nel 30% dei casi (soprattutto in soggetti caratterizzati da un forte stress ossidativo).




Nessun commento:

Posta un commento