giovedì 20 novembre 2014

ECHINACEA: Proprietà



Agli Indiani dell'America del Nord risale l'uso terapeutico dell'Echinacea nel trattamento esterno di ferite e ustioni, nel trattamento interno di tosse, malattie da raffreddamento, mal di gola. Studi clinici effettuati nel 1915 dimostrarono per la prima volta il meccanismo d'azione immunologico che si esplica mediante l'attivazione della capacità fagocitaria dei linfociti. Il suo nome deriva dal greco echinos = riccio, in riferimento al tipico ricettacolo spinoso. La pianta è diffusa in tutto il Nord-America e presenta numerose specie: purpurea, angustifolia, pallida, laevigata, paradoxa, tennesseensis, sanguinea, simulata, atrorubens. Di esse le più attive risultano essere le prime due e in particolare, dai più recenti studi, la purpurea che dimostra contenere la maggior percentuale di ac. cicorico responsabile dell'azione immunostimolante.


Proprietà
Dalla radice di Echinacea uno scudo contro i malori invernali
L'attività dell'echinacea si manifesta principalmente attraverso una serie di azioni generali e una diretta azione locale: 

1) AZIONE IMMUNOSTIMOLANTE: si esplica mediante un aumento dei leucociti, in particolare dei granulociti polimorfonucleati (o neutrofili) e dei monociti-macrofagi del sistema reticolo-endoteliale.Tali cellule sono adibite a fagocitare (mangiare) gli agenti estranei dannosi (batteri, funghi etc.). L'azione immunostimolante è dovuta sia alla frazione liposolubile: poliine, alchilammidi e olio essenziale, che a quella idrosolubile: composti polifenolici derivati dell'ac. caffeico e in particolare ac. cicorico.

2) AZIONE ANTIVIRALE, ANTIBATTERICA E ANTIFUNGINA: è legata naturalmente alla precedente, particolarmente attive in tal senso risultano le poliine che hanno dimostrato una notevole capacità batteriostatica e antifungina inibendo la replicazione di batteri difficilmente controllabili come Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa. L'azione antivirale, di tipo interferon-simile, tale da ostacolare la penetrazione del virus nelle cellule sane, sembra invece essere dovuta all'acido cicorico e all'ac. caffeico.

3) AZIONE ANTIINFIAMMATORIA E CICATRIZZANTE: è dovuta in parte sicuramente alla frazione polisaccaridica e poliammidica. L'echinacea produce pure un aumento di ACTH (ormone corticotropo) e di conseguenza una incrementata attività della corteccia surrenale con secrezione di steroidi antiinfiammatori. La combinazione di questi fenomeni si manifesta con un marcato effetto antiflogistico e cicatrizzante.

4) ATTIVITA' LOCALE: si basa sulla capacità dell'echinacea di accelerare la rigenerazione tissutale e di localizzare l'infezione. Il meccanismo d'azione si basa principalmente sull'inibizione della jaluronidasi, indirettamente responsabile dell'allargamento dell'infezione. Questa azione è inoltre potenziata dall'attivazione del sistema ipofisi-surrene già ricordato a proposito dell'attivita generale antiinfiammatoria.


Indicazioni
Dalla radice di Echinacea uno scudo contro i malori invernali


Bibliografia
Giusti E.: "Echinacea, botanica, chimica, farmacologia, terapia",
Erboristeria Domani, n. 11, 1992
Klose P.K
.: "Prove di efficacia degli estratti di echinacea", L'erborista, n.3, 1992

 
L'echinacea è una pianta della famiglia delle Composite Tubiflore dalle cui radici si ottengono estratti per la cura delle malattie da raffreddamento in quanto sono dotati di proprietà antagoniste della ialuronidasi.
Ne esistono diverse specie che vivono spontanee nel Nord America (angustifolia, atrorubens, levigata, pallida, paradoxa, purpurea, simulata, tennessensis); quelle importanti dal punto di vista fitoterapico sono l'Echinacea angustifolia e l'Echinacea purpurea. La prima era quella usata dagli indiani d'America e studiata dalla scuola di medicina eclettica nata negli Stati Uniti nella metà del XIX sec. Gli studi sulla pianta ripresero attorno al 1930 e sono giunti ai giorni nostri. L'Echinacea purpurea fu studiata soprattutto da ricercatori tedeschi alla fine degli anni '80 e attualmente è la più venduta anche se non ci sono motivi scientificamente validi per affermare che sia migliore dell'angustifolia. Anzi gli unici studi che ne hanno dimostrato la superiorità sono stati condotti su animali.
echinaceaLe proprietà - Come per tutti i prodotti fitoterapici occorre distinguere fra certezze e ipotesi. L'echinacea è stata proposta come panacea per moltissime patologie, ma la ricerca seria finora ha accertato tre impieghi fondamentali:

Prevenzione delle malattie da raffreddamento *
Cura di tali patologie *
Cicatrizzazione delle ferite
http://www.albanesi.it/Alimentazione/echinacea.htm

L'Echinacea è originaria del Nordamerica, dove le sue foglie e radici sono da sempre usate dagli indiani per la guarigione di ogni tipo di ferita. Pur non appartenendo alle tradizioni popolari della nostra medicina, l'Echinacea trova da alcuni anni un largo utilizzo, essendo stata ampiamente studiata e valutata da numerosi ricercatori mitteleuropei (in Germania, dove è conosciuta anche con il nome di Rudbeckia, sono in vendita più di 250 diversi prodotti a base di Echinacea). Il grosso interesse per questa pianta deriva dal fatto che è in grado di attivare e rinforzare il sistema immunitario specifico di adulti e bambini: un'assunzione regolare di Echinacea può permettere di prevenire (specialmente nei periodi in cui il nostro organismo è soggetto a maggiori stress), abbreviare o rendere meno violenti i sintomi delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, fino ai fastidiosi herpes alle labbra.
http://www.italiasalute.it/erboristeria/echinacea.asp

L'echinacea é una pianta dalle cui radici si ottengono estratti per la cura delle malattie da raffreddamento in quanto sono dotati di propriet ?antagoniste della ialuronidasi.
La prima specie era quella usata dagli indiani d'America e studiata dalla scuola di medicina eclettica nata negli Stati Uniti nella met ?del XIX sec. Gli studi sulla pianta ripresero attorno al 1930 e sono giunti ai giorni nostri. L'Echinacea purpurea fu studiata soprattutto da ricercatori tedeschi alla fine degli anni ' 80e attualmente ? la pi? venduta anche se non ci sono motivi scientificamente validi per affermare che sia migliore dell'angustifolia. Anzi gli unici studi che ne hanno dimostrato la superiorit ?sono stati condotti su animali.
L'echinacea é stata proposta come panacea per moltissime patologie, ma la ricerca seria finora ha accertato tre impieghi fondamentali:
a) la prevenzione delle malattie da raffreddamento
b) la cura di tali patologie
c) la cicatrizzazione delle ferite.

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